sabato 16 dicembre 2006

…vagliami il lungo studio e ‘l grande amore, che m’ha fatto googlare lo tuo nome: Un raccontino

Emilio, prese il numeretto e aspettò il suo turno.
“386” gridò la commessa.
“si…vorrei due panini”
“di questi con i semi?”
“si … grazie”
“Altro?”
“no…grazie”
“paghi alla cassa”
Fu mentre si girò per andare alla cassa che lo vide. Era passato molto tempo ma lo riconobbe subito. Non era cambiato per niente. Con il braccio avvolto alla vita di una bellissima donna, rideva con denti bianchi e un morso odontotecnicamente perfetto. La stessa tracotanza di sempre lo distingueva da una massa di individui inosservabili. A lui tutto era permesso. A lui tutto era dovuto. A lui tutto veniva perdonato.
Non comprava mafaldine, lui. Nel suo cestino, ordinatamente disposte, stavano due bottiglie di prosecco, delle vongole veraci, e delle fragole fuori stagione. E anche alla cassa, la ragazza, che di solito non guardava nessuno, gli sorrise mentre delicatamente gli porgeva la ricevuta da firmare.

“Signore, guardi che ‘sta cassa ha chiuso!…Signò!!! E che famo!!! Sta lì impalato!” Esclamò la cassiera.
Emilio scosse la testa. “Si, mi scusi ero soprappensiero…diceva?”
“’Sta cassa …. E’ chiusa, deve annare all’artra!”
Emilio si girò e vide che la fila all’altra cassa era interminabile.
“Ma ho solo due panini!”
“E io c’ho d’annare a casa!”
Silenziosamente Emilio si mise in fila e aspettò il suo turno.
Arrivato a casa, scaldò la minestra di lenticchie che era avanzata dal giorno prima e accese la televisione. Mentre mangiava fece un po’ il resoconto del giorno. Al catasto non era andata malissimo. La macchina stava dando problemi. C’erano delle bollette ancora da pagare. Poi, senza nemmeno rendersene conto, il pensiero andò all’incontro.
“Perché?…” Pensò Emilio.
Si mise al computer, come ogni sera, ma questa sera invece di accedere ai suoi soliti siti e scaricare foto di ragazze in atteggiamenti pruriginosi, andò su google, e con mani tremanti, le cui dita erano consumate dalla psoriasi, lentamente digitò il nome:Giorgio Travezzi.
Emilio non credeva ai suoi occhi; 834 siti contenevano questo nome. Li controllò uno ad uno. I suoi occhi, si muovevano velocemente soffermandosi a tratti sulle parole che gli creavano una sorta di ira sorda: Dirigente, Multinazionale, Donne, Yacht, Premio, Modelle, Lusso, Riconoscimenti, etc. Le foto, trovate qua e là, facilitavano la ricostruzione di una vita perfetta. Emilio fu assalito da un sentimento che non seppe più riconoscere e decise di spegnere il computer.
Quella notte non riuscì a chiudere occhio.
In mattinata, intorno all’alba, invaso da dubbi e domande, ritornò al computer, lo riaccese e con in mano la foto di gruppo fatta alle medie, cominciò a digitare una raffica di nomi.
Alessi Roberto, Reperti Antonio, Florio Carmen, Bisicchia Evelina, Tranà Sergio ….
Scoprì così, che il futuro predestinato a quei volti sorridenti e rubicondi era stato molto diverso dalla vita che era toccata a lui. Lesse parole come, Senatrice, Concertista, Scienziato, Tronista, Magistrato…
Cosa era successo? Dove aveva sbagliato? A scuola era sempre stato uno fra i primi.
Cominciò a piangere, e preso da un raptus violento cominciò a vituperare contro Dio …

Decise così che quella Domenica non sarebbe andato a messa.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

è la prima volta che vivo l'esperienza di un transfert (anche se indiretto) in uno scritto altrui... è strano, ma il risultato è geniale, quindi OK! ;-)
Ciao D

neo_scapigliato ha detto...

;)

Né arte né parte ha detto...

certo che il Signore ne avrà sempre le "palle piene" di gente che lo invoca e lo insulta a gratis... è proprio il caso di dire: Santa pazienza!

come al solito grande...

neo_scapigliato ha detto...

beh! è il capro espiatorio per eccellenza!
Grazie, Gian!

Anonimo ha detto...

Molto angoscioso. Mi spiego, hai reso benissimo le sensazioni di Emilio. Il senso del fallimento, la competizione con gli altri, l'ambizione distrutta.

(Lo sai che il giochino con google per vedere se trovo qualcosa sui miei ex compagni l'ho fatto anch'io un paio di volte? :P)

neo_scapigliato ha detto...

Ma sono solo io che non ha fatto mai 'sto gioco?????
Ti ringrazio per i complimenti... e ritorna ogni volta che vuoi essere angosciata! qui di angoscia ne abbiamo da vendere ;)

Né arte né parte ha detto...

stranamente, nemmeno io l'ho mai fatto..

Né arte né parte ha detto...

p.s: finalmente si sono risolti i problemi tra blogger e blogger beta e posso commentare col mio account, senza fare ogni volta il cambio... che liberazione, finalmente sono senza museruola, e senza guinzaglio!!

neo_scapigliato ha detto...

Gian, mi sa che siamo gli unici due...ci tocca rimboccarci le maniche e sfoderare tutte le foto di gruppo che abbiamo...
Io dovrei stare su google per due anni come minimo....ho cambiato 27 mila scuole! dovrei dedicare tutto il 2007 a questo gioco....beh in effetti non ho nient'altro che fare!
Grande Gian, per essere ritornato alla riscossa!!!

Anonimo ha detto...

E già, tante scuole, a chi lo dici ;-)
Ciao D

Anonimo ha detto...

Ah beh anche da me l'angoscia non manca XD

Tutti i blogger sono un po' angosciati :P

(oh, qualcuno potrebbe accusarmi di usare luoghi comuni... grazie di avermi detto che sono originale... dopo il commento dell'anonimo la mia autostima era scesa di un paio di punti :P)

neo_scapigliato ha detto...

X Diego: ...anche tu venivi espulso ogni 6 mesi? ;)

X M_M: guarda che io i miei links mica li do a chiunque....sono links D.O.C. quindi è ovvio che trovi il tuo modo di scrivere originale...e poi odio i commenti negativi fatti da anonimi