giovedì 16 novembre 2006

Quando i sogni attaccano i nani






I sogni (tanto per capirci; quelli che aiutano a vivere) sono solo verità intuitive. Ne consegue il fatto che i sogni che si avverano, non sono altro che desideri dettati dalla probabilità, cioè dal grado in cui si ritiene che un evento possa accadere. Già da piccoli, impariamo a selezionare tra più sogni in base a determinate percentuali di probabilità di accadimento (Es. La piccola Elena, non ha mai sognato di ritrovarsi in una casetta con sette lettini. Sogna però che Babbo Natale le porti la Bambola Betty).
Potrebbe esistere però un margine di errore. Perchè se no non si spiega come Bruno Rovecci, venne invitato a prendere tea e panini con le fettine di cocomero tagliate sottilissime (a parer suo BUONISSIMI) a Buckingham Palace.
Quindi stasera, prima di mandarli a dormire, spiega ai tuoi figli che il trucco sta nel sognare che la tua vita possa rientrare in quel margine di errore.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh, ma sto margine d'errore deve essere proprio enorme per riuscire a sognare qualcosa di realizzabile... ;)

neo_scapigliato ha detto...

Cara Ninna,
il bello sta, non nel riuscire a sognare qualcosa di realizzabile...ma nel riuscire a sognare qualcosa di irrealizzabile...quindi dobbiamo sperare che questo margine di errore sia gigantesco, così da farci realizzare tutti i sogni più incredibili...

Anonimo ha detto...

anglicismo! cucumber = cetriolo.

i sandwich di buckingham palace sono di solito al cetriolo.

sono la solita rottura di coglioni, vero?

neo_scapigliato ha detto...

Ahahahahh....no, anzi...mi fa molto piacere che ti stai andando a leggere tutti gli arretrati del neoscapigliato...