martedì 21 novembre 2006

L'inusuale correlazione tra la solitudine trascendentale, il crepuscolo, e la sfiga che ci perseguita.

Il crepuscolo, come promessa o come delusione? Qualsiasi modo sceglierà, non potrai chiederti mai: perché proprio me? Perchè il crepuscolo odia la mancanza di fiducia nei suoi confronti, ti chiede solo di aspettare, e dentro di te sai che la sua venuta non è solo leziosaggine. Così ti afferrerà con le mani del rapitore e quando ti avrà riposto dentro l’intercapedine che ha creato a tua misura, ti accarezzerà con il tocco della madre e sottovoce, in uno orecchio, ti prometterà esattamente quello in cui tu speri. Allora, le tue mani tremeranno, e salterai di gioia. Dimenticherai tutto l’andato e le paure scompariranno. E sarà come neve. Come neve e fama, come amici e nesquik. Ma la maggior parte di volte, notando la tua reazione, il crepuscolo sorriderà maliziosamente, e tu verrai a conoscenza della crudele premessa. Così il crepuscolo con unghie lunghe carpirà tutte le tue cose preferite e strizzerà il pugno lentamente fino a farle polverizzare. E non avrai niente più. E non saprai che cosa dire, perché gli hai dato i tuoi anni ed ora è la sola salvezza che conosci. Così con parole dolci ti convincerà che ha creato attorno a te la solitudine ma che in compenso non ti lascerà mai solo. E nella tua mente tu ripeterai :”Non rimarrò mai solo” fino a crederci. Ma alla fine quando avrai avuto un piccolo assaggio della neve e della fama, degli amici e del nesquik, capirai perché ha scelto proprio te.

2 commenti:

Né arte né parte ha detto...

un pò di consapevolezza. ci sistemiamo la giacca, mentre la luce si spegne e accenniamo il migliore dei nostri sorrisi

neo_scapigliato ha detto...

L'accenno di un sorriso, certe volte, sembra l'unica arma rimasta..vero?