martedì 14 novembre 2006

L'Esule figlio della Borghesia

Sottotitolo: Volevo fare il Redattore, il Cantante Anni 60, o il Magnaccio...



Invece mi sono laureato in Giurisprudenza! Ero confuso, lo giuro! ero giovane, disarmato, e con un incredibile sete di alcohol. Così un bel giorno mi ritrovai Avvocato (così per dire) ed alcolizzato. JACKPOT!!!!!
Mi dissi: "Volendo, posso anche smettere di bere..."
Ma smettere di fare l'avvocato era un'impresa ancor più ardua.
Tenete presente che io l'avvocato lo facevo a New York City e non a Pescia Romana. I salari delle multinazionali dove prestavo servizio non erano assolutamente quelli degli stagisti dello studio legale Bettola & Pinnicchi.
Che fare?
"Se ti lamenti ... ti alzano lo stipendio!" mi diceva il collega, Tony Bardotti (nome molto Statunitense) anche lui disperato. Era diventata una sorte di "Tratta dei consulenti legali" ...
Ma eravamo Consulenti o Prostitute?
Questo era ancora da definire!
Tony voleva lavorare il legno. Suo padre non voleva. Tony aveva 43 anni ed era albino, il che lo rendeva particolarmente visibile in un quartiere di prevalenza italiana e portoricana, quindi presumo che Tony le avesse prese, le botte, da tutti i bambini del quartiere, e forse anche da quelli che scendevano da Long Island nei week-ends. Aveva scolpito una statua della Madonna "so fucking big that the whole fucking neighborhood has to fucking see it!" e l'aveva piazzata in giardino (trad.: così fottutamente grande che tutto il fottuto quartiere doveva fottutamente vederla) . Tony veniva dal New Jersey (n.b. per questo credeva indispensabile intercalare un "fucking" ogni 2 parole, a volte anche 3) e sarà pure stato triviale e non sofisticato, ma cazzo, in tribunale era un aquila! Sapeva esattamente che dire e la giuria lo amava.
Io, in corte me la cavavo ... mi aiutava la retorica e di solito qualche signora della giuria finiva sempre in lacrime; e alla fine anch'io vincevo.
Dopo una giornata passata in tribunale, fra delinquenti, killers e prostitute ci ritrovavamo al Bar del Ritz Carlton di Battery Park, e mentre tutti gli altri avvocati parlavano (mentre sorseggiavano martinis e mordicchiavano olive) delle battaglie vinte, io e Tony tiravamo noccioline per aria, cercando invano di acchiapparle con la bocca, e parlavamo di come lui voleva lavorare il legno, e di come io avrei voluto essere un cantante anni 60.
Avevo pure un nome. Mi sarei chiamato Steve Clark e avrei inciso solo con la RCA. Avrei fatto Canzonissima e tutti i Cantagiro. E oggi ci sarebbero state le clips, rigorosamente in bianco e nero, mandate in onda sulla RAI ad orari assurdi, di me che facevo "altalenare" le mie spalle a destra e a sinistra come un povero menomato e cantavo "Bada Bambina", proprio come faceva Gianni Morandi o Sergio Endrigo.
A Tony la mia idea piaceva, ma ci sarebbe voluta una macchina del tempo. Idea che non gli dispiaceva affatto, anche perchè Tony aveva il sogno, non tanto segreto, di conoscere Franca Marzi ai tempi del suo splendore (perfavore, non mi chiedete di quanto tempo fa si tratta...non lo saprei. A dire il vero non so nemmeno chi è Franca Marzi, ma apparentemente Tony aveva trovato dei giornali di suo padre e da allora se ne era innamorato).
Dato che non si torna indietro ma si va solo avanti, un giorno mi chiesi quanto tempo ancora mi sarei dovuto ritrovare al Ritz Carlton a parlare di cazzate e a sparare noccioline. Così un mattino, andai dal "President" e consegnai le mie dimissioni. Poi mi andai a mangiare un pezzo di pizza sulla 32 strada, Rob diceva che era "BUONISSIMA" quindi volevo provarla prima di lasciare per sempre NY. Faceva schifo...ma d'altrocanto Rob non era stato mai fonte attendibile di verità assolute.
Oggi vivo in Italia.
Sono disoccupato e apparentemente IPERQUALIFICATO; ed ho solo 32 anni.
Non so se l'Italia mi apparteneva o se io appartenevo all'Italia. So solo che volevo ritornare.
E ora ... non so che fare!
Quindi oggi mi ritrovo a fare l'editore di me stesso...ENJOY IF YOU CAN!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao! Se hai aperto il blog per "colpa" mia, non te la prendere con me quando ti piacerà talmente tanto da rubare tempo a tutto il resto ;-)...interessante il tuo racconto, perché non prosegui con aneddoti ed episodi della tua vita a New York? Quanto allo scrivere, sai, di scrittori che provengono dalle professioni legali è pieno il mondo! In bocca al lupo.

Anonimo ha detto...

...leggevo il tuo profilo: anch'io amo molto "Il male oscuro" di Berto, un capolavoro assoluto.