mercoledì 25 aprile 2007

Ma se leggi libri…poi tutti penseranno che sei un sovversivo! Oh no! Dio ci scampi e liberi…

Diego mi ha gentilmente invitato ad elencare i cinque libri più significativi nella mia formazione psico-letteraria. C’ho pensato e ripensato…e non è stato per nulla facile… Finalmente sono riuscito a compilare una lista …anche se ci sono molti altri libri che forse mi sono piaciuti più di quelli che ho elencato qui sotto. Il principio razionale di tale scelta è dovuto dal fatto che, a mio parere, non per forza un bel libro, solo perché geniale o semplicemente scritto bene, ha necessariamente un impatto sulla vita del lettore…questi invece l’hanno avuto:

Waiting for Godot (Aspettando Godot) – Samuel Beckett

A country road. A tree.
Evening.
Estragon, sitting on a low mound, is trying to take off his boot. He pulls at it with both hands, panting.He gives up, exhausted, rests, tries again.
As before.
Enter Vladimir.
ESTRAGON: (giving up again). Nothing to be done.
VLADIMIR: (advancing with short, stiff strides, legs wide apart). I'm beginning to come round to that opinion. All my life I've tried to put it from me, saying Vladimir, be reasonable, you haven't yet tried everything. And I resumed the struggle. (He broods, musing on the struggle. Turning to Estragon.) So there you are again.
ESTRAGON: Am I?
VLADIMIR: I'm glad to see you back. I thought you were gone forever.
ESTRAGON: Me too.



La Cosa Buffa – Giuseppe Berto

In quel tempo di mezzo inverno benché si recasse ogni pomeriggio di sole sulla terrazza del Caffè alle Zattere, vale a dire in un luogo per niente spiacevole e anzi rallegrato dalle scarse cose liete che si possono trovare in una città umida qual è Venezia durante la brutta stagione, Antonio aveva soprattutto voglia di morire. Detto così il suo comportamento potrebbe benissimo apparire un po’ scombinato e corrispondente ad uno stato psicologico quantomeno confuso, ma a parte la considerazione che chi veramente aspira a a partirsene dal mondo va d’ordinario a cercare giusto i luoghi dov’è meno gravoso rimanerci, nel caso di cui si tratta v’è d’illuminante la circostanza che Antonio proprio sulla terrazza del Caffè alle Zattere per la prima volta aveva visto Maria e precisamente a questa Maria per quanto senza molta colpa di lei si capisce era legata la sua occasionale e presente voglia di morire.


Nanà a Milano – Cletto Arrighi (Carlo Righetti)
Dato che l’incipit è già stato riportato(lo trovate qui accanto) ho preso una pagina a caso…

“Non dico questo... non faccio il nome a nessuno io... parlo in
generale. Ti basti di sapere che acqua torbida non fa bel specchio.
Qui a Milano ci sono dei giovani, così detti del buon genere, che
buttano via il tempo, la salute e i quattrini in cavalli, in cene, in
ball... in baldorie, in frascherie insomma, e che so io.”

“Io non ho davvero queste intenzioni--disse Enrico seriamente.--In
collegio mi hanno insegnato che cosa si deve fare per diventare un
uomo che possa far onore al proprio paese.”

“Tu mi consoli, caro Enrico--sclamò con giubilo don Ignazio.--Mi
piace sentirti a parlare così dei Barnabiti!”

Enrico sorrise.

“Dunque siamo intesi. Ora veniamo alla morale. Tu già non avrai più
nessun danaro di quello che ti ho spedito per fare il viaggio.”

“Non solo non ne ho più di quello, ma siccome, fatto il conto
all'ingrosso, quello che tu mi hai mandato non sarebbe stato
sufficiente per venire fino a Milano....”

“Come! come! Ti sbagli”

“Io non volevo farmi vedere a piangere e ho preso un cuppè tutto per
me, caro zio. Tu mi hai mandato il denaro misurato per viaggiare nei
secondi posti.”

“Io viaggio sempre nei secondi.”

“Io no; sempre nei primi. Mi feci dunque prestare duecento franchi da
un compagno a cui bisogna li rimandi subito.”

“Cominciamo male!”


Zamora – Roberto Perrone

“Tel chi el Zamora.”
Per molti anni, quando si appoggiava al bancone di un bar o afferrava il corrimano di un tram, nel tono della voce di un avventore che ordinava un caffè o nella raucedine invernale di uno sconosciuto compagno di viaggio gli sembrava di riconoscere la voce dell’ingegner Gusperti e si preparava a subire le sue battute, o, resosi conto che non era (non poteva essere) lui, ritornava, con una pena profonda nei confronti di sè stesso, all’umiliazione di un tempo. E’ strano come il disagio e la vergogna siano più radicati, come erba grama, nella memoria, delle piccole grandi vittorie strappate alla vita. Il ragionier Walter Vismara il suo momento di gloria l’aveva avuto, eccome, superiore e vendicativo nei confronti delle ingiurie, ma di quella storia gli restava un fondo d’amaro, come un pena lieve, eppure presente. E non la raccontava mai, anche se, alla fine, poteva apparire come un trionfo. Non la raccontava agli altri, ma la raccontava a sé stesso, perché, anche dopo anni, gli sembrava assurdo che uomini adulti potessero sconvolgere le proprie esistenze dietro un pallone.

The Catcher in the Rye (Il giovane Golden) – J. D. Salinger

Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com’è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne. Primo, quella roba mi secca, e secondo, ai miei genitori gli verrebbero un paio d’infarti per uno se dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto. Sono tremendamente suscettibili su queste cose, soprattutto mio padre. Carini e tutto quanto – chi lo nega – ma anche maledettamente suscettibili. D’altronde, non ho nessuna voglia di mettermi a raccontare tutta la mia dannata autobiografia e compagnia bella.


Waiting for Godot (Aspettando Godot) – Il teenager letteralmente impazzì … ed ebbe un assaggio del vero significato della parola “geniale”

La cosa buffa – Perché anche un amore che sembra avere i presupposti per durare all’infinito…può svanire da un giorno all’altro…e senza che nessuno sappia bene il perché…e poi tutti ci fanno il callo e continuano con le loro vite…come se niente fosse.

Nanà a Milano – Perché non c’è niente di più grottesco dell’ipocrisia borghese…un libro disgustosamente attuale…che solo leggendo poche righe…riesce a farmi sghignazzare in maniera considerevole.

Zamora – Perché la semplicità …vincerà su tutto se sostenuta da sentimenti veri.

Il Giovane Holden - Perché se ascolti bene ti dirà: Esprimiti, anche se non sai cosa dire o sei talmente confuso da aver paura, anche se di grammatica non ne capisci una cippa. Non dire qualcosa solo perché il suono è carino…dilla perché la devi dire…e perché sai che tenertela dentro ti farebbe soffocare!

Inoltre, volevo menzionare…ovviamente “Il Male Oscuro” di G. Berto, “La Vita Agra” di L. Bianciardi, “Fosca” di Tarchetti e “il Giornalino di Gianburrasca” di Vamba.

I cinque a cui passo la parola sono (è ovvio…ragà fatelo solo se vi va di farlo):

Silvio
Raffaella
M1979
Gigi Massi
Gianfranco

E Barbi …sempre se fra una foto di latrina e un’altra riesca a trovare il tempo :)


E chiunque altro voglia aderire…non fate complimenti!

29 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono stata nominata!! Mi volete buttar fuori dalla caaasa?! :-P

E poi cosa sarebbe questa storia delle latrine...?! Vorresti forse insinuare che passo il mio tempo a fotografare i cessi??!! :-P

Ciao ciao buona serata :-)))

neo_scapigliato ha detto...

Si Barbi, sei stata nominata...si è appena aperto il Blogovoto...mandate gli sms per far rimanere Barbi nella blogsfera ;)

Anonimo ha detto...

Prima mi nomini... e poi cerchi di salvarmi?! :-P

neo_scapigliato ha detto...

Sono confuso!...l'incoerenza fa parte del mio charme :)

Gianfranco ha detto...

Se il gianfranco chiamato in causa ero io mi riprometto di stilare la lista al primo momento di tranquillità!!!

Anonimo ha detto...

Che bello l'incipit di "La cosa buffa"! Come sai, sto leggendo "Il male oscuro" e mi sta piacendo moltissimo, sia per il contenuto sia per come è scritto. Anche "Nanà a Milano" mi incuriosisce, soprattutto per la spiegazione che ne dai. "Aspettando Godot" e soprattutto "Il giovane Holden" sono stati importanti anche per me, mentre di "Zamora" non so nulla...
E infine: "Il giornalino di Gian Burrasca"! Pensa che ero stata incerta se citarlo anch'io! L'ho riletto per intero proprio qualche mese fa!
Ciao! :-)

M1979 ha detto...

Beh, sono stato nominato anche io...non appena ho un pò di tempo compilo la lista!!!


ps. no, non sei un troll! :-)))

neo_scapigliato ha detto...

@ Gianfranco: Dottore...io un Gianfranco solo conosco! e sono curiosissimo di sapere cos'è che legge! quindi....ti ringrazio per aver accettato

@ Ilà: "La cosa buffa" è così reale che fa male ... dopo averlo letto hai dolori alle ossa..."Zamora" è un piccolo capolavoro di semplicità (lo consiglio a tutti)...Il giornalino di Gianburrasca..che dire? me ne fu regalata una copia a 9 anni e me la porto sempre appresso!

@ m79: Fai con comodo...e grazie per aver accettato

Anonimo ha detto...

La vita agra l'ho acquistata per NAtale, credo proprio perché me ne avevi parlato tu in qualche commento... è ancora in attesa di essere letto, dovrò provvedere!!
Perché Barbi passa il tempo tra foto di latrine? Questa mi manca!
Ciao D

Anonimo ha detto...

Mi sto facendo veramente una bella fama!ahahahahahahahahah
Questa me la paghi! :-P

neo_scapigliato ha detto...

@ Diego: mi piacerebbe sapere, una volta che l'hai letto, le tue considerazioni...a me è piaciuto tanto...per il discorso di Barbi e le Latrine (sarebbe un bellissimo nome per una band) forse è meglio spiegare...che Barbi sta facendo un servizio fotografico...sulle frasi scritte dalle ciellline sui muri dei bagni..è una cosa artistica! è geniale solo pochi riusciranno ad apprezzare ...

@ Barbi: Il tuo nome è stato ripulito!

Anonimo ha detto...

... non penso che le frasi siano state scritte dalle cielline... ;-P

Anonimo ha detto...

Certo che ti farò sapere... non appena riuscirò a leggerlo!
Per quanto tiguarda BArbi... ahahah... questa è bella :-)) :-))
Ciao D

Anonimo ha detto...

v: this is becoming really isnignificant
e: not enough

neo_scapigliato ha detto...

@ Barbi: :) Scusa Barbi ma che mi vorresti dire che ... Fede, Speranza, Azzurra Libertà : Virtù Cielline...è stato scritto da una "laica"??? :) :) forse era qualcuna che voleva entrare a far parte di questo club esclusivo e non c'era riuscita...
No, dai secondo me (almeno per le prime foto che mi hai mandato...erano cielline ...vandale!...ma pur sempre cielline)

@ Diego: Diè...dato che tutti e due abbiamo un'infarinatura musicale...che ne diresti di dare vita a questa band "Barbi e le Latrine"...Barbi la mettiamo a cantare...aspetta...no...poi noi ci ritroveremmo a fare le latrine...no, vabbè lasciamo tutto com'è

neo_scapigliato ha detto...

@ Menteur:
S: There is never enough insignificance in this grey and trivial world

Anonimo ha detto...

Sono assolutamente CERTA che la scritta sia anti-ciellina :-)
presa in giro perfettamente azzeccata, oserei dire :-D

Non so se fareste un grande affare, a farmi cantare ihihihih

neo_scapigliato ha detto...

E io che mi ero illuso che le cielline potevano essere pure poetesse... e vandale!...oggi, un sogno è svanito!-puff!-

Gianfranco ha detto...

Come promesso:

1) ex aequo La Divina Commedia e "Lenin" di Vladimir Majakovskij, i due capolavori di tutti i tempi secondo la mia modestissima opinione.

2) La Trilogia della vita di Italo Calvino.

3) Gabriel Garcia Marquez, "Cent'anni di solitudine".

4) Pirandello, Il berretto a sonagli

5) ex aequo Pinocchio e Cuore, i primi due libri letti. Tutti d'un fiato durante un'influenza alle elementari.

Fuori lista dovrei aggiungere molto: dal lupo della steppa di hesse a due testi giuridici che mi hanno accompagnato in questi anni di studi costantemente: Franco Cordero, Procedura Penale e Michele Ainis, La legge oscura, come e perchè non funziona. Ma hai detto cinque, e allora a cinque mi fermo :)

neo_scapigliato ha detto...

Ciao Gianfranco...ottima scelta! Non ho mai letto "Lenin"...provvederò...e fra Pinocchio e Cuore...io ho sempre preferito Pinocchio (gusto personale)
Ciao e grazie!

Anonimo ha detto...

e bube?

edi

neo_scapigliato ha detto...

E' stato difficilissimo lasciare "Bube" fuori da questa lista...ma i libri erano solo 5...e Cassola è stato fatto fuori...povero Carlo!

Pippi ha detto...

Dei tuoi, ne ho letto solo due. Waiting for Godot e il Giovane Holden. Più giro tra i post di questa catena, più mi rendo conto che ho ancora molto da leggere nella vita ... Mah! Riuscirà la nostra eroina a trovare il tempo per tutti?

P.S. Se ti va, vieni a dare un'occhiata ai "miei cinque".

Anonimo ha detto...

Becket è uno dei miei miti. Pensa che il pesce rosso di casa si chiama Samuel! E' un tipo un pò strano, ogni volta che vede il gatto salta dalla boccia. Credo abbia delle manie suicide...

neo_scapigliato ha detto...

@ Giulia: certo che ci riuscirà...come ho già detto: così poco tempo...così tanti libri...
grazie per l'invito,
a presto.

@ Tikka: Anch'io avevo un pesce con tendenze al suicidio...si chiamava Owen e di tanto in tanto me lo ritrovavo sul frigorifero in preda a crisi epilettiche...forse siamo noi padroni???

Né arte né parte ha detto...

ciao Talento! ieri sera ho stampato e letto tutto...mi sono immerso nel tuo mondo con grande soddisfazione! unico il tuo blog. ho riletto anche i post precedenti e stasera - che è Venerdì, te lo ricordo! - son riuscito finalmente a fartelo sapere... alla grande, come al solito!

neo_scapigliato ha detto...

Uè...finalmente qualche volta ti si rivede! Ciao e grazie

Anonimo ha detto...

Ciao carissimo, sarai ben lieto di sapere che sono rimasta nella blogosfera... un po' latitante, ma pur sempre presente!
E finalmente ho fatto un post su questi benedetti 5 libri! :-)
Confesso di non aver letto nessuno dei libri della tua lista... ma confesso anche di essere piuttosto ignorante! Mi consolo con il fatto che c'è sempre tempo per migliorarsi! ;-)
Un bacio
Barbi

neo_scapigliato ha detto...

Finalmente...ci hai fatto morire dalla curiosità però ne è valsa la pena!