domenica 6 maggio 2007

De la vie horrible (Non so a quanto possa servire...ma questo post lo dedico a te)

Ho ricevuto una chiamata che mi ha lasciato del tutto allibito. Un livello insopportabile di tristezza misto a rabbia ed un bisogno assoluto di risposte mi ha spinto a scrivere questo post. Comincerò dal principio…

Avevo circa otto anni quando fui invitato a trascorrere una giornata sulle montagne del Vermont. Ben ed io ci presentammo puntuali con i nostri cestini per il pranzo. Era una di quelle giornate primaverili che preavvisava il ritorno dell’estate, una di quelle giornate dove non vedi l’ora che le madri si allontanino per toglierti il pullover e correre follemente a “maniche corte”…finalmente libero. Mia madre mi aveva vestito con una camicia azzurra ed un maglione che venne immediatamente dimenticato sotto qualche sedile del pullman. Ben aveva i pantaloncini corti, le ginocchia incrostate e la felpa fatta di cioccolata. Poi c’era questa bambina…

Aveva i capelli color castano chiaro, le trecce arrotolate, un vestitino bianco perfettamente inamidato con su ricamate delle gerbere ed un cardigan rosso. La bambina sembrava timida, ma non tanto da sembrare impaurita…solo timida. Timida e sommamente educata. Se ne stava sì in disparte, ma con un modo di fare… come se stare lì a guardare noi che ci divertivamo fosse già abbastanza per farla gioire. Io … che non lascio in pace manco i santi, fremevo a vederla lì da sola a raccogliere margherite; doveva pure lei venire a correre follemente con noi. Così le dissi…in un certo senso le ordinai di seguirci ad andare a vedere le mucche. Esitò un po’ ma alla fine venne pure lei a guardare mucche. ‘Ste mucche però stavano lì e non facevano un granchè per intrattenerci, così si pensò bene di saltare sulla staccionata a fare gli acrobati. Messi in fila, uno accanto all'altro, camminavamo sul bordo come i funamboli…la bambina era l’ultima. Fino a quando si sentì un tonfo e ci rendemmo conto che la bambina era caduta proprio al centro di una grande montagna di escrementi…forse lì destinata a diventare fertilizzante. Quando fu tirata fuori, il suo vestitino era sporco incrostato, la faccia, le mani e le gambe completamente ricoperti di questa melma che emanava un odore nauseabondo. La povera bambina dovette rimanere così tutto il giorno.
La cosa che mi sorprese fu che accettò la malasorte con una tranquillità ed un comportamento stoico che mi erano del tutto sconosciuti a quei tempi. La bambina non pianse, non si agitò, non fece chiamare nessuno, non disse nemmeno una parola. Cercò con le sue manine di spolverare un po’ il vestitino e poi si andò a sedere.
Io…senza il minimo indugio, quel giorno, decisi che cadere nello sterco era la cosa più brutta che potesse succedere ad un essere umano. E per molti anni a venire, quel episodio rimase nella mia memoria come esempio delle gravissime disgrazie che potrebbero succedere quando si va in campagna… ed in qualche modo mi sentii pure colpevole per averla invitata e per aver facilitato così l’avvenimento di tale orrore.

Poi, giorni fa, come ho già detto, ricevetti la telefonata di Ben (che oggi grazie a Dio non ha più le ginocchia incrostate né la felpa fatta di cioccolata…almeno spero) che mi disse di aver letto sui giornali la notizia del ritrovo del corpo di una ragazza, letteralmente massacrata da un vicino schizofrenico…così…apparentemente senza alcun motivo. Questa ragazza …era la bambina.

Allora…cerco di calmarmi. Si dice…Qualsiasi cosa succede per un motivo, no?
O.K. dopo quella telefonata, la mia scaletta degli orrori è stata traumaticamente e violentemente risistemata…cioè, tutti voi sicuramente concorderete col dire che cadere dentro una montagna di feci non è più la disgrazia più grande che potrebbe succedere ad un essere umano…che l’essere ammazzato barbaramente è decisamente molto peggio. Ma dubito che questo evento sia accaduto apposta cossichè io potessi riordinare la mia graduatoria personale di raccapricci vari.
Quindi mi chiedo … o meglio Ti chiedo…Dio, se sapevi che doveva andare a finire così …non potevi almeno lasciarle quel giorno per divertirsi ed essere felice con quel suo bel vestitino ricamato a fare la funambola? No? Perché?

Esigo una risposta!

15 commenti:

Anonimo ha detto...

questo è il post più bello che tu abbia scritto negli ultimi tempi. Anche se non è che ne scrivi tanti. Neanche io a dire il vero.

neo_scapigliato ha detto...

Edi ti ringrazio per il complimento... cmq ...si! tu sei cambiata!
Addio Mapoedi...Benvenuta Adultedi ;)

M1979 ha detto...

Non sono Dio quindi non ti rispondo!! :-) Però quando ero piccolo ache io avevo sempre le ginocchia sbucciate e incrostate...quindi nutro una certa simpatia per Ben.
Schiacciare un escremento dice che porta fortuna, figuriamoci caderci dentro! Certo esistono sempre le eccezioni, come si dice: l'eccezione che conferma la regola!

Unknown ha detto...

bello, davvero.

proverei a dire che se dio non l'ha salvata da quella fine, perché doveva salvarla da una figura...di merda?

mi sa che ho bestemmiato.

Anonimo ha detto...

Ciao Stefan... purtroppo è una delle tante domande senza risposta... Forse nella vita di quella ragazza ci sono state anche giornate meravigliose, ma sarebbe comunque poco, troppo poco...
Ciao

neo_scapigliato ha detto...

@ m1979: si, in questo caso non penso abbai portato ...fortuna!

@ Gigi: La stessa cosa l'ho pensata anch'io ...quindi se è una bestemmia non sei il solo...tu però hai peccato di più perchè hai avuto il coraggio di scriverla ;)
Ciao e grazie

@ Ilà: Bèh si... un paio di giornate meravigliose non giustificherebbero l'esito finale...

Gianfranco ha detto...

Non posso far altro che risponderti nel più banale dei modi: se non avessimo la nostra caduta più o meno periodica nella merda non riusciremmo a capire cosa significhi viverne fuori. Ed è impressionante notare come le piccole gioie della vita siano percepite e vissute con maggior intensità proprio da chi nella merda ci naviga di frequente...

Anonimo ha detto...

ma no, resto sempre mapica. L'età adulta è un paravento.

neo_scapigliato ha detto...

@ Gianfranco: Un modo davvero ottimista di vedere la sfiga che ci perseguita...cercherò di convincermene.

@ Edi: ah...meglio! la paraventagine fasempre comodo...e poi AdultEdi mi sapeva di cosa porno...ahahhaha

Anonimo ha detto...

Sinceramente...posso essere senza parole?

neo_scapigliato ha detto...

ma certo ...figurati...capisco benissimo!

Anonimo ha detto...

so che in linea di massima non si può scegliere la propria fine, ma immaginarla causata dalla mano violenta di un altro essere umano è un pensiero che mi fa orrore più di ogni altro. (mi scuso per la considerazione, che forse è troppo pesante, ma è un pensiero a cui non posso fare a meno di andare quando apprendo un fatto del genere)
ciao
estivaneve

Anonimo ha detto...

:-( che tristezza...
Penso che a certe domande davvero non esistano risposte...
Nemmeno se uno avesse vissuto, nella sua vita, solo giorni felici, meriterebbe una fine del genere...

neo_scapigliato ha detto...

@ neve: no non è troppo pesante come considerazione...uno non può fare a meno di pensarci...è proprio la fine più brutta! Ciao e grazie

@ Barbi: Lo so...è proprio una triste storia che ti lascia un amaro in bocca e nessuna giustificazione di sorta.
Ciao e grazie

Simone ha detto...

Ma dai che magari manco sai dove sta, il Vermont...;)